La tecnologia Canon per raccontare il successo della missione di Ariston in Groenlandia

Associazione Nazionale Canon Club Italia

La tecnologia Canon per raccontare il successo della missione di Ariston in Groenlandia

Milano, 8 novembre 2018 – Un’avventura estrema documentata grazie alla tecnologia fotografica e video di Canon, è così che ha preso vita la serie web disponibile sulla piattaforma ufficiale Ariston https://www.aristoncomfortchallenge.com/it/ oltre a un esclusivo documentario per il gruppo Discovery. Con “The Ariston Comfort Challenge” si è creato il comfort anche nelle condizioni climatiche più difficili, consegnando una casa modulare accogliente e innovativa nel cuore della remota e gelida Qeqertarsuaq, meglio conosciuta come Disko Island.

© Paolo Verzone

Giacomo Frittelli e Paolo Verzone si sono occupati rispettivamente della realizzazione delle riprese video e degli scatti per questa campagna globale ed unica nel suo genere, dedicata della nuova caldaia Ariston Alteas One. I due professionisti hanno dovuto affrontare numerose sfide fra cui tormente di neve o acque ghiacciate, operando in zone dove le temperature variano dai -19° ai -40° del periodo invernale.

L’intero progetto è raccontato attraverso una web serie in sei puntate e un grande reportage fotografico che narrano la storia dei tre installatori e del loro difficile viaggio per portare a compimento la missione. Una storia che si arricchisce della cultura che popola i meravigliosi paesaggi di ghiaccio della Groenlandia.

Avventura, coraggio e voglia di realizzare l’impossibile portando il comfort anche dove sembra impensabile: una spedizione polare, quella di Ariston, brand leader nel riscaldamento e parte del gruppo Ariston Thermo Group, che ha richiesto una pianificazione al dettaglio e un’organizzazione impeccabile. Tutto il lavoro documentaristico del progetto è stato affidato alla tecnologia Canon: più di 100 riunioni di produzione, uno shooting di 50 giorni e 270 ore di registrazioni.

Sapersi adattare a condizioni estreme, reagendo rapidamente agli imprevisti climatici, ha permesso di creare un progetto video avvincente e appassionante grazie alle riprese del direttore della fotografia, Giacomo Frittelli. Mentre, Paolo Verzone, fotografo professionista e Canon Ambassador, è riuscito a cogliere con i suoi scatti tutta la bellezza e avversità di un’avventura senza precedenti.

Il problema maggiore per le riprese video è stato il clima, del tutto imprevedibile, con temperature che potevano scendere fino a -40°C. Filmare per lunghi periodi consecutivi all’aperto diventava una prova di resistenza. Lontani da tutto e da tutti, gli operatori non potevano recuperare strumentazioni aggiuntive in caso di bisogno. Per Giacomo Frittelli dunque è stato essenziale dedicare grande attenzione alla preparazione e alla scelta delle apparecchiature. Oltre a due videocamere Canon EOS C300 Mark II, ha selezionato obiettivi Canon molto diversi tra loro: il modello EF 100mm f/2.8L Macro IS USM – perfetto per le riprese ravvicinate – e tre obiettivi zoom Canon EF 70-200mm f/2.8L IS II USM, Canon EF 24-70mm f/2.8L II USM e Canon EF 16-35mm f/2.8L II USM.

Come sottolinea lo stesso Frittelli, gli obiettivi Canon erano una scelta fondamentale: i modelli per foto, video e riprese cinematografiche, infatti, utilizzano lo stesso innesto garantendo una versatilità senza eguali. “Per ottenere i risultati migliori mi serviva l’apparecchiatura migliore, ho scelto gli obiettivi zoom Canon perché mi offrivano una grande rapidità di scatto”, commenta Frittelli. “La videocamera Canon EOS C300 Mark II è ottima per soggetti in movimento perché offre dimensioni compatte, grande maneggevolezza e risultati eccellenti”.

Per ottenere un angolo ancora più ampio, Frittelli ha utilizzato l’obiettivo EF Cine Prime ultracompatto CN-E14mm T3.1 L F. Inoltre, per poter viaggiare leggero e filmare in zone remote Frittelli doveva dotarsi della videocamera più piccola possibile e Canon EOS C300 Mark II si è dimostrata essere la scelta migliore. Il mirino della telecamera a volte era l’unico supporto disponibile, se lo spazio ristretto non consentiva di affidarsi a un monitor – ad esempio nelle riprese da velivolo.

Anche Paolo Verzone ha seguito ogni fase di questo affascinante progetto, scattando immagini suggestive tra rompighiaccio, scienziati, impavidi installatori di caldaie, cani da slitta e tempeste di neve. Non era la prima volta che Verzone lavorava nell’Artico: era già stato a Nuuk, capitale della Groenlandia, su incarico di Vanity Fair, e nelle Svalbard e in Siberia su incarico di Le Monde. Certo, la missione Ariston era comunque un’avventura estrema. A Verzone l’arduo compito di immortalare un paesaggio in costante mutamento affrontando tanti imprevisti: il clima e gli iceberg erano grandi sfide anche in termini di fotografia. “Un ambiente che cambia ogni giorno è ben diverso da un set in cui puoi pianificare tutto. Stai facendo una foto a un iceberg, arriva un’intensa folata di vento e te lo sposta. Ma impari ad adeguarti”, sottolinea Verzone.

Il trasporto dei materiali edili dal porto al cantiere con una slitta trainata dai cani è stato un elemento del reportage difficile da immortalare. “Era notte fonda, c’erano -17°C e nevicava tantissimo. I cani si muovevano e c’era un buio pesto” ricorda Verzone.

In questa situazione, il fotografo ha usato la fotocamera Canon EOS-1D X Mark II, perfetta per seguire soggetti in movimento al buio. “La slitta schizzava via rapidissima, e dovevo coprire più angolazioni molto in fretta perché con quel gelo non potevo restare fuori troppo a lungo. Se devi reagire in fretta, in condizioni di scarsa visibilità, quella fotocamera è l’ideale. Basta aumentare il valore ISO e non c’è alcuna sgranatura”.

Per realizzare ritratti in condizioni controllate, Verzone ha utilizzato i modelli Canon EOS 5DS R e Canon EOS 5D Mark IV, quest’ultima particolarmente adatta per situazioni di luce scarsa. “Grazie a un sensore molto reattivo, la qualità dell’immagine è sbalorditiva” spiega Verzone. “Arrivi a ISO 6400 senza rumore, un risultato che qualche anno fa avresti raggiunto solo con ISO 800 o meno. A parità di condizioni, questa fotocamera è la scelta migliore. E il modo in cui scatti cambia, perché per la prima volta è il dispositivo ad adattarsi a te, e non viceversa”. Per riprendere le slitte che trasportavano materiali edili, Verzone si è affidato agli obiettivi zoom della serie L di Canon, EF 24-70mm f/2.8L II USM e EF 100-400mm f/4.5-5.6L IS II USM.

Canon ha sostenuto con entusiasmo l’impegno di documentare The Ariston Comfort Challenge perché crede fortemente nel potere delle immagini.

La campagna è stata ideata in collaborazione con J.Walter Thompson Italy e prodotta da Indiana Production. Media Agency OMD.

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