Cronaca di uno Scempio…
Lo sapevamo, lo sapevo mentre andavo al lavoro che quel focolaio sul monte e quelle raffiche di Grecale a 80km all’ora sarebbero state quanto di più vicino ad una apocalisse.
Lavoro vicino al Monte Serra, questo è il suo nome, lo conosco dal quel fatidico Giovedi 3 Maggio 1977 quando sali alla ribalta della cronaca per lo schianto sulle sue pendici di un Hercules C130 dove inghiotti 38 allievi dell’accademia navale e il suo equipaggio. Ma lo conosco per esserci stato più volte, le sue castagne sono buone, cosi come i suoi funghi, che in verità non ho mai fatto e che per ironia della sorte dovevo andarci proprio questo autunno.
Al cambio la mia collega dice di aver chiamato i Vigili sin dalle prime avvisaglie del fuoco, ma i residenti del monte avevano già provveduto e due squadre dei VdF di Pisa erano già sul posto, quelle stesse squadre che di li a poco avrebbero rischiato di morire, come sottolinea il loro comandante D’Anna ad un emittente locale. Ma rischieranno in molti a farlo, alla fine saranno 50 le squadre dei VdF al lavoro, in una gara di solidarietà: verranno da Livorno, Pistoia, Firenze, insomma da tutta la Toscana, ma anche dall’Emilia e addirittura dalla Lombardia, si perchè la notte sarà lunga e aerei e elicotteri non possono aiutarli.
Alle prime luci del giorno i timori si materializzano come incubi, il fuoco è l’armageddon del monte.
L’inferno sembra aprire i suoi cancelli sulla terra e le sue fiamme si fanno strada tra quella che fino a qualche ora prima era una delle più belle vegetazioni, in un sol colpo si mangia alberi secolari e macchia mediterranea, senza pensare a tutti gli animali che sono rimasti in trappola.
Non è solo il fuoco ad avanzare, anche il fumo non scherza e lo guardo da molto vicino, cosi come dalle case e dai ponti.
La vista è desolante ora, il monte sembra un enorme vulcano in piena attività, le lingue di fumo, quasi demoniache, s’impadroniscono del cielo, a casa a Livorno, mia moglie ignara pensa che sia nuvoloso, sino a quando non gli dico della notizia, e non gli ha fatto piacere nemmeno a lei!
Ormai anche il sole è sorto, e non è un bel giorno, me ne torno a casa con una preghiera, si sa è dolo, i VdF lo hanno rimarcato sin da subito, e prego che in attesa della giustizia degli uomini, i responsabili di questo atto di terrorismo, nel frattempo siano raggiunti dalla giustizia divina.
Confidando di essere stato ascoltato, so che ancora non è finita, anzi, questo è solo l’inizio, gli aerei e gli elicotteri lavoreranno tutto il giorno, faranno tanto, anche se mentre scrivo, osservo dal mio ufficio i resti dei focolai ancora accesi!
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